Lo striscione del traguardo per il Volley Club Grottaglie è vicinissimo: la squadra di pallavolo della nostra città ha salutato il proprio pubblico sabato, in occasione del match, perso, contro la Joivolley, seconda forza del Girone L del Campionato Nazionale di Serie B Maschile. Una sconfitta, data la classifica, indolore. Il Volley Club ha da tempo centrato l’obiettivo stagionale, quello della salvezza ed è adesso in lotta con il Galatone per conquistare la sesta piazza in classifica. Al termine del match abbiamo incontrato Giuseppe Quaranta, patron del Volley Club.
Giuseppe, manca una sola gara al termine della stagione, come valuti questa annata?
Una stagione da otto pieno, abbiamo tutti fatto i conti con il salto di categoria e considerando il livello del nostro girone chiudere a metà classifica è un risultato molto positivo. Ci sono stati tre campionati in uno, con le prime quattro (Bari e Gioia qualificate ai playoff e Campobasso e Leverano in lotta per il terzo posto ndr) che hanno fatto un campionato a parte, il nostro, quello di centro classifica e quello in coda. Noi siamo stati, soprattutto nel girone di ritorno, tra le poche squadre capaci di spaventare le squadre di testa e non abbiamo mai dovuto guardare con preoccupazione alla classifica. Considerando l’estremo cambiamento degli standard di gioco che porta la promozione in Serie B non posso far altro che congratularmi con ogni singolo componente della nostra società.
Quanto lavoro c’è dietro per programmare una scalata di successo come la vostra?
Il lavoro è tanto ed è spalmato su più anni, noi, per non farci mancare nulla, siamo arrivati al compimento del nostro progetto nel periodo meno indicato, quello segnato dalla pandemia. Probabilmente eravamo pronti al salto dalla Serie C alla Serie B già nella stagione 2018 – 2019 ma non disputammo dei playoff perfetti e dopo una stagione praticamente buttata causa covid, lo scorso anno, seppur con i palazzetti chiusi al pubblico, abbiamo finalmente vinto campionato e playoff conquistandoci la Serie B. Dopo ogni promozione quanto fatto nelle categorie precedenti torna utile solo in termini di esperienza: cambia il livello, gli avversari, la lunghezza delle trasferte ed anche la gravosità finanziaria del campionato. Se non ci fosse una programmazione certosina in ogni minimo aspetto non sarebbe possibile portare a casa ogni anno un risultato in linea con gli obiettivi ed è per questo che devo ringraziare ogni singolo dirigente che contribuisce alla causa”.
Quali sono i vostri obiettivi nel medio periodo?
Vogliamo stabilirci al top della categoria, combattendo per le posizioni di vertice. La programmazione però prima che tecnica deve essere economica e logistica: senza il supporto economico dei nostri sponsor, che colgo l’occasione per ringraziare, per noi sarebbe impossibile costruire un piano a medio – lungo termine. Gli introiti della vendita dei biglietti sono una parte importante ma non coprono tutte le spese che una stagione in Serie B comporta. Fortunatamente dal punto di vista logistico troviamo, ogni anno, il supporto dell’Amministrazione Comunale e abbiamo un impianto come il Pala Campitelli che è tra i migliori della regione e questo è un fattore importantissimo.
Tornando al campo, la stagione sta per chiudersi, qual è il tuo momento preferito?
Abbiamo disputato le due partite più belle del campionato: contro Campobasso e Leverano in casa. Con il Campobasso abbiamo vinto 3-1 ed è stato il momento in cui abbiamo capito che eravamo davvero forti, in quel momento i molisani erano primi e sembravano una corazzata imbattibile, noi siamo stati bravissimi a sconfiggerli e lì è cambiata a livello psicologico la nostra stagione. Contro il Leverano, da sfavoriti, abbiamo trascinato la gara al quinto set: è stata una partita spettacolare terminata 22-24 per loro ai vantaggi dell’ultimo set. Anche se resta il rammarico per non aver conquistato un’altra vittoria di pregio il Palazzetto tutto in piedi per i ragazzi, sconfitti dopo tre ore di battaglia, è un bel ricordo.
La svolta è arrivata con il Campobasso?
No, la svolta è arrivata con il Leverano all’andata. Abbiamo avuto un calendario veramente terribile: le prime tre trasferte sono state contro le tre squadre in testa alla classifica quindi non riuscivamo a capire il nostro vero potenziale. A Leverano abbiamo perso ma abbiamo combattuto punto su punto capendo il nostro vero potenziale.
Tornando alla questione programmazione, cosa ha portato al salto di qualità definitivo?
Inserire nel gruppo di lavoro due figure storiche della nostra pallavolo come Alessandro Giosa e Matej Cernic è stato importantissimo, sia come crescita tecnica che come spinta organizzativa, senza sottovalutare che colpi del genere aumentano l’appeal della società anche sui social, aspetto fondamentale di questi tempi. L’allargamento della dirigenza con figure specifiche per il settore giovanile ci sta facendo disputare, anche con i ragazzi più giovani, la miglior stagione di sempre. Quest’anno, l’inserimento di Coach Mimmo Spinosa nell’organico, sia in Serie B accanto ad Azzaro e Giosa che come coordinatore del settore giovanile accanto a Santopietro e D’Amore, ha dato un nuovo impulso e ci ha permesso di lavorare meglio con i giovani: sono già due i giovanissimi che hanno esordito in prima squadra, Spagnulo (2007) ed Epifani (2005). La costruzione della squadra, poi, è stata ottima: sono rimasti alcuni componenti del gruppo storico come Strada, Carlucci e De Sarlo, è tornato Davide Antonazzo, cresciuto nel nostro settore giovanile e con tante stagioni da protagonista in B nel centro Italia e tutti i nuovi innesti: Ristani, Balestra, Buccoliero e Bartuccio hanno decisamente contribuito alla causa.
Qual è il sogno per il Volley Club Grottaglie?
Continuare a crescere: diventare un punto di riferimento a livello giovanile e cercare di fare un giro in categorie ancora superiori alla Serie B. Siamo a lavoro.