Una bottiglia nel mare: consigli di lettura. La casa in collina di Cesare Pavese

Barbara Bria

, Life Style

La letteratura italiana ha tra i massimi ambasciatori un grande scrittore: Cesare Pavese.

Scrittore dall’animo tormentato, Pavese vanta una produzione che va dalla poesia al romanzo, passando per un diario (Il mestiere di vivere). In questa sede si consiglia la lettura de La casa in collina.

Come Fenoglio, anche Pavese è uno scrittore della Resistenza ma con uno stile poetico. Il testo in questione è un’analisi psicologica e sociale delle conseguenze della II° guerra mondiale e, ovviamente, della Resistenza. Analisi che avviene narrando la vita di un docente torinese che si rifugia in collina per sfuggire ai bombardamenti. Gli avvenimenti narrati si intrecciano con il passato, tra amori, solitudine e, contestualmente, ricerca di compagnia in una lotta personale che coinvolge il protagonista. Un romanzo nel quale è facile cogliere dei caratteri autobiografici di Pavese.

Ovviamente il periodo dell’anno perfetto per la lettura di questo romanzo è l’autunno o l’inverno, le Langhe si apprezzano con una determinata temperatura.

“Non sei mica fascista?- mi disse. Era seria e rideva. Le presi la mano e sbuffai. -Lo siamo tutti, cara Cate, -dissi piano. -Se non lo fossimo, dovremmo rivoltarci, tirare le bombe, rischiare la pelle. Chi lascia fare e s’accontenta, è già un fascista.”

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