Una bottiglia nel mare: consigli di lettura. Il cibo che ci salverà di Eliana Liotta

Barbara Bria

, Life Style

Il consiglio di lettura di questo mese è un saggio della giornalista Eliana Liotta, “Il cibo che ci salverà” edito da La nave di Teseo.

Il saggio in questione affronta il tema dei cambiamenti climatici ma da un punto di vista al quale non siamo abituati, quello dell’alimentazione.

Attraverso il supporto di ricerche scientifiche e dati, l’autrice spiega come la nostra alimentazione quotidiana possa dare un grande contributo al contenimento dei cambiamenti climatici. Mi spiego.

La Liotta afferma che, oltre a limitare l’uso della macchina, preferire mezzi di trasporto non inquinanti e scegliere di fare vacanze etiche, un grande contributo all’aumento dell’inquinamento proviene dalla filiera alimentare. Gli allevamenti intensivi ad esempio sono i responsabili dell’alto tasso di inquinamento in particolari zone d’Italia. Supportata da dati scientifici- nutrizionali, l’autrice spiega quali diete siano meno impattanti dal punto di vista ambientale. Si parla sostanzialmente di cinque tipi di diete: dieta mediterranea, dieta carnivora, dieta pescetariana, dieta vegetariana e dieta vegana.

Per ogni dieta la Liotta spiega i benefici ma anche le eventuali carenze nutrizionali (come ad esempio in quella vegana), affermando che ognuno di noi dovrebbe fare una comparazione tra la dieta più “ecologica” e i propri bisogni nutrizionali.

Ovviamente la dieta mediterranea e il cibo italiano hanno un gran numero di pregi, sia in fattore ambientale che nutrizionale. La qualità del cibo italiano puro, quindi non i prodotti trasformati, è sicuramente da preferire a tutto il resto.

Il testo inoltre offre un’attenta analisi anche dei cibi confezionati, in particolare come saper leggere le etichette che in alcuni casi possono ingannare riguardo la reale salubrità del prodotto.

Insomma, un saggio da portarsi sotto l’ombrellone per imparare a mangiare bene rispettando sia il pianeta che il nostro corpo.

Il cibo consapevole rispetta allo stesso tempo la salute e il pianeta. Il cibo intelligente è adatto all’Antropocene, l’epoca geologica in cui sono gli esseri umani a influenzare gli eventi della terra, incluso il clima. È un cibo che accoglie il passato biologico e culturale della nostra specie. Ed è un cibo etico, che contribuisce a riequilibrare i destini di popoli minacciati dalla fame e di popoli minacciati dagli eccessi alimentari.

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