Sono tre le proposte progettuali presentate dal Comune di Grottaglie ai bandi dedicati per il potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione ed efficienza energetica e riqualificazione degli edifici.
6.300.000 euro per la realizzazione della nuova scuola primaria Sant’Elia. Considerate le attuali caratteriste dell’edificio e degli interventi che sono stati candidati a finanziamento, il progetto prevede la demolizione delle strutture esistenti e la ricostruzione della scuola.
810.000 euro per l’intervento di riqualificazione dell’area sportiva all’aperto di pertinenza della scuola primaria Giovanni Paolo II, già candidato ad un precedente bando ma risultata non finanziabile. L’intervento prevede la sostituzione della recinzione esistente, il rifacimento dei cordoli perimetrali, nuovi ingressi pedonali e carrabili, percorsi per i diversamente abili, la posa del manto in erba artificiale con impianto di drenaggio delle acque piovane, l’installazione di attrezzature di gioco ed un nuovo impianto di illuminazione.
Circa 260.000 euro sono invece destinati alla riqualificazione della palestra esistente della scuola primaria “Don Bosco” rimasta fuori dal finanziamento e dai lavori già in essere.
Riqualificazioni e nuove strutture. – dichiara l’assessore ai lavori pubblici, Giovanni Blasi – A Grottaglie l’attività amministrativa è in grande fermento. Gli uffici comunali, in particolar modo il settore lavori pubblici coordinato dal geometra Davide Caputo, sono in piena operatività cercando di intercettare, e non farsi sfuggire, le opportunità offerte dai finanziamenti del Pnrr.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – continua l’assessore – è un’occasione importantissima per poter intercettare risorse extra da collocare su alcuni progetti cruciali per la nostra città e soprattutto per poter completare il nostro obiettivo di riqualificazione di tutte le scuole comunali. Ricordiamo che, – conclude – terminati i lavori alla scuola primaria “Don Bosco”, procederemo con gli interventi alla scuola “Pignatelli” (1.500.000 euro) e a seguire toccherà alla “Giovanni Paolo II” (1.900.000 euro).