La lotta contro la povertà dovrebbe essere un impegno prioritario per qualsiasi governo che si professi sensibile alle necessità dei cittadini. Tuttavia, il governo guidato da Meloni sembra aver trasformato questa battaglia in una guerra ai poveri. Mentre alcune di queste battaglie sembrano essere già state combattute e perse dalla società civile (reddito di cittadinanza e salario minino), altre continuano a sconvolgere la vita di migliaia di famiglie italiane.
Una delle ultime vittime di questa guerra silenziosa è il Fondo Nazionale per il contributo affitto e morosità incolpevole, istituito con l’obiettivo di contrastare gli sfratti e fornire un sostegno economico a coloro che versano in condizioni di difficoltà abitativa. Questo fondo, che ha rappresentato un baluardo per molte famiglie nel corso degli anni, ha subito un duro colpo con l’assenza di finanziamenti nell’ultimo anno.
Nel dettaglio, nel 2021 la Regione Puglia ha beneficiato di un finanziamento di circa 27 milioni di euro, una delle assegnazioni più consistenti mai ricevute dalla regione dal 2001 ad oggi. Tuttavia, per l’anno in corso, non è prevista alcuna somma, nonostante il fabbisogno regionale sia di oltre 46 milioni di euro, coinvolgendo oltre 20.000 nuclei familiari nelle graduatorie comunali.
Finora ignorata, la notizia assume un’importanza cruciale proprio ora, nel periodo in cui i Comuni pubblicano i bandi per i contributi. In un contesto storico di forte inflazione (+14,2% tra il 2021 e il 2023), la spesa media delle famiglie è salita considerevolmente, con un aumento di oltre 4.000 euro. Il costo del cibo e delle bollette energetiche sta mettendo a dura prova le finanze delle famiglie, soprattutto quelle più fragili. In questo contesto, la notizia rischia di squilibrare ulteriormente le già precarie economie di molte famiglie.
E le decisioni del governo Meloni appaiono ancor più discutibili. L’eliminazione del reddito di cittadinanza e il rifiuto di istituire un salario minimo hanno privato i meno abbienti di un importante sostegno economico e hanno lasciato inalterata la precaria condizione del lavoro povero, mentre il paese viene flagellato dall’inflazione.
C’è poi da considerare il crescente divario tra i redditi dei miliardari e multimilionari e le condizioni di vita delle fasce più vulnerabili della popolazione. Mentre alcuni continuano a vedere aumentare i propri patrimoni senza alcuna limitazione, le famiglie più povere si trovano sempre più in difficoltà, con una perdita di potere d’acquisto che non si registrava da almeno un quarto di secolo.
Il Sindaco della Città di Grottaglie, proprio oggi, ha utilizzato i suoi canali social per esprimere indignazione e preoccupazione riguardo a questa decisione scellerata.
Attraverso il suo profilo social, (https://www.facebook.com/share/p/jFcF67Zf8E7c4BHQ/?mibextid=WC7FNe) il Sindaco ha raccontato l’agitazione che si è diffusa tra i cittadini di Grottaglie, molti dei quali si sono recati al Comune in cerca di informazioni sulla pubblicazione del bando per accedere ai contributi affitto. Tuttavia, le speranze sono state infrante dalla conferma che il bando non sarà pubblicato, lasciando molte famiglie senza alcun sostegno in un momento di estrema difficoltà economica.
Il Sindaco ha dichiarato: “È urgente un cambio di rotta da parte del Governo, che deve mettere al centro delle sue priorità il sostegno alle famiglie e la lotta alla povertà.” Ma le critiche del Sindaco non si limitano al mancato finanziamento al Fondo contributi affitti. D’Alò ha anche evidenziato gli ulteriori tagli ai trasferimenti ai Comuni, mettendo in evidenza il grave impatto che queste decisioni avranno sul territorio e sulle persone. “Il Governo taglia i vitali ai cittadini e scarica sulle spalle dei Sindaci la gestione dei problemi sociali, senza fornire adeguati sostegni”, ha sottolineato con fermezza.