Welfare: Governo taglia i fondi per i centri estivi e bonus mamme incerto

Dopo il bonus affitti, un’altra tegola si abbatte sulle famiglie italiane: il Governo taglia i fondi per i centri estivi. A denunciare la situazione è la vice capogruppo di Azione alla Camera, Elena Bonetti, che sottolinea come questa decisione priverà i Comuni delle risorse necessarie per organizzare o contribuire alle attività estive per bambini e ragazzi.

Il rischio è concreto: i centri estivi potrebbero non essere organizzati o, in alternativa, le famiglie potrebbero dover pagare costi aggiuntivi. Una scelta che penalizza le famiglie e che avrà un impatto negativo sulla conciliazione vita-lavoro, soprattutto per le donne lavoratrici.

Non solo, anche il “bonus mamme” tanto decantato dal governo Meloni rischia di essere un flop. La misura, pensata per favorire le lavoratrici con almeno tre figli (per il 2024, in via sperimentale, il bonus è attribuito anche in presenza di due figli) si traduce in un esonero contributivo che, seppur vantaggioso in termini di netto in busta paga, ha delle contropartite: l’aumento dell’imponibile Irpef e, di conseguenza, delle tasse da pagare e la riduzione dell’Assegno Unico, in quanto l’aumento del reddito incide sull’ISEE.

Insomma, un bonus che non è così “semplice” come si pensava e che, in alcuni casi, potrebbe addirittura non convenire. In definitiva, non si riesce ancora a capire quale sia la strategia di welfare del Governo Meloni e soprattutto a chi sia rivolta.

Si continua a tagliare i fondi destinati alle famiglie a basso reddito e si continuano a lasciare i Comuni a gestire situazioni al limite con aumenti preoccupanti degli sfratti per morosità e un caro-affitti allucinante.

Le famiglie italiane hanno bisogno di un sostegno concreto e duraturo, non di misure spot che rischiano di essere più dannose che benefiche.

Le decisioni prese finora non fanno altro che aumentare la precarietà e le disuguaglianze. Serve una politica per la famiglia più incisiva e strutturale, che sappia dare risposte concrete alle esigenze di tutti, nessuno escluso.

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