Torna in presenza, dopo due anni di stop, la 54esima edizione del Vinitaly, a Veronafiere in contemporanea con Sol&Agrifood ed Enolitech. Un quartiere espositivo al completo, crocevia internazionale delle tendenze e del business per 4.400 aziende da 19 nazioni. I top buyer da 50 Paesi già accreditati a Vinitaly sfiorano quota 700, con in testa la delegazione dal Nord America.
Anche la Puglia è presente al Vinitaly, nel padiglione 11, con le sue 110 aziende vitivinicole per mostrare e far degustare oltre 10 mila etichette e cogliere l’occasione di posizionarle sui principali mercati del mondo.
Il padiglione della Regione Puglia, allestito in collaborazione con Unioncamere Puglia, ospiterà 60 tra eventi, conferenze, incontri di approfondimento e show cooking, realizzati da dieci realtà pugliesi, associazioni per la promozione del vino e operatori economici.
Cresce l’export dei vini pugliesi del +8% e la Puglia si conferma la seconda regione d’Italia nella produzione di vino con quasi 9 milioni di ettolitri nell’ultima annata. È quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base dei dati di Istat Coeweb, divulgati proprio al Vinitaly. Il Primitivo pugliese invece, con più di quattro milioni e mezzo di litri, risulta essere uno dei vini più venduti in Italia nel 2021, con un incremento dei consumi del 5,2% e dell’11% in valore. Oltre al Primitivo, la Puglia si distingue nella classifica dei vini più venduti anche grazie alla presenza del Negroamaro e del Rosato del Salento.
“L’ulteriore aumento delle vendite del Primitivo nel 2021 in Italia – evidenzia Coldiretti Puglia – arriva dopo una crescita del 23,6% bancata nel 2020, un risultato sorprendente con un profondo cambiamento nelle abitudini di consumo degli italiani che in tempo di pandemia e tensioni internazionali premiano anche negli acquisti di vino le produzioni legate al territorio, da quelle più blasonate a quelle che negli ultimi anni hanno saputo conquistarsi un fiorente mercato. Si tratta della conferma – sottolinea l’associazione – della alta qualità offerta dalla Puglia grazie alla biodiversità e alla tradizione millenaria della viticoltura tricolore“.
“Il vitivinicolo pugliese – ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia – rappresenta un settore economico forte e solido per la nostra regione. Lo stato di salute è molto buono, come attestano i dati diffusi. Stiamo provando a isolare le mele marce, ovvero coloro che tentano di macchiare e distruggere un comparto straordinario. Lo stiamo facendo come Regione ma anche grazie al lavoro dei nostri produttori, dei consorzi di tutela, che negli anni hanno puntato sulla qualità e valorizzazione dei prodotti certificati e garantiti da rigidi disciplinari. Questo per scongiurare e difendersi dalle minacce dei falsi che inquinano il mercato. Il Vinitaly è una vetrina importante ma anche l’occasione per fare una seria riflessione sulle strategie presenti e future di tutto il sistema”.