Stazzema è la città simbolo della Resistenza, il 12 agosto del 1944 le S.S tedesche, con la complicità dei fascisti italiani, compirono uno degli eccidi più atroci. Trucidarono 560 persone con l’obiettivo di distruggere il paese e sterminare la popolazione, per rompere ogni collegamento fra civili e formazioni partigiane della zona.
Oggi, purtroppo, il nazifascismo e il negazionismo dell’Olocausto fa ancora paura. Secondo una recente indagine Eurispes, contenuta nel Rapporto Italia del 2020, il numero di negazionisti su un campione di intervistati è passato dal 2,7% di 15 anni fa al 15,6% di oggi. Insomma, un fenomeno da tenere d’occhio e contrastare.
Quasi ottant’anni dopo, l’attuale Sindaco di Stazzema Maurizio Verona ha messo in moto la lotta contro il fascismo e le sue ideologie, avviando una raccolta firme atta ad avanzare una proposta di legge di iniziativa popolare per combattere la propaganda fascista e nazista. Una lotta iniziata circa due anni fa con l’istituzione dell’Anagrafe Antifascista del Comune di Stazzema.
“Ormai ovunque vediamo gadget che richiamano il fascismo. Negli stadi, nei palazzetti dello sport, nelle strade, sui muri, vediamo svastiche e simboli neonazisti. Così come nel linguaggio e nei toni”, argomenta il primo cittadino di Stazzema. E continua: “Per troppi anni abbiamo sottovalutato. L’assuefazione e l’indifferenza a certi comportamenti sono le cose peggiori”.
Nella scorsa legislatura solo un ramo del Parlamento aveva approvato una proposta di legge, che sanzionava coloro che propagandavano le immagini o i contenuti propri del partito fascista o del partito nazionalsocialista tedesco.
Questa proposta di legge riprende quelle finalità e aggiunge ulteriori aggravanti per l’esposizione di simboli fascisti e nazisti nel corso di eventi pubblici.
Affinché la proposta di legge passi, servono 50mila firme entro il 31 marzo 2021.
“Abbiamo inviato il modulo a tutti i municipi italiani – spiega il Sindaco Verona -. Ad oggi stiamo coprendo circa il 90% delle amministrazioni e i numeri sono in crescita. I cittadini possono recarsi nel proprio palazzo comunale, agli uffici Urp o all’anagrafe elettorale, dipende dalle disposizioni, ma per qualsiasi informazione basta contattare il comune di residenza. Per aderire è necessario firmare il modulo di proposta di legge fornendo i propri dati anagrafici. La normativa prevede un minimo di 50mila firme, noi ci siamo dati il termine del 31 marzo per arrivare a questa soglia. La nostra pagina Facebook Legge Antifascista Stazzema è già arrivata a 11 mila membri, all’interno è possibile avere chiarimenti su ogni dubbio inerente alla proposta”.
“Ripartiamo da una iniziativa popolare dal basso – conclude Verona – per difendere la nostra Costituzione e i suoi valori”.