Edilizia scolastica in Puglia: il 45,5% degli istituti richiede importanti opere di manutenzione

Ida De Carolis

, Attualità

Edifici scolastici vetusti e per nulla ecosostenibili, piani di efficientamento energetico a rilento e un crescente divario tra le scuole del Centro Nord e quelle del Sud e delle Isole.
È questa la fotografia scattata dalla 22° edizione del report di Legambiente “Ecosistema Scuola”, il documento che fa il punto sullo stato di salute di 5.616 edifici scolastici di 94 capoluoghi di provincia – tra scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado – frequentati da una popolazione di oltre un milione di studenti.

I dati relativi ai 252 edifici scolastici pugliesi, cui accedono 82.880 studenti, sono stati noti da Legambiente Puglia insieme all’associazione studentesca universitaria Link Bari che, attraverso la campagna UniversiBlitz, hanno monitorato il livello di sostenibilità delle sedi universitarie baresi.


Per Ecosistema Scuola 2022 (dati 2021) su un campione di 5.616 edifici in 94 comuni capoluogo di provincia, la Puglia ha risposto con Bari, Brindisi, Lecce e Taranto, con un totale di 252 edifici scolastici e una popolazione scolastica di 82.880.


In Puglia nessun edificio è stato costruito secondo criteri di bioedilizia. Sull’86,5% degli edifici in esame non è stata ancora effettuata la verifica di vulnerabilità sismica. Sulla linea delle certificazioni e accessibilità sul 50,0% viene dichiarato il collaudo statico, il 42,5% ha il certificato di agibilità e il 75,4% ha il certificato di prevenzione incendi. Invece il 92,1% degli edifici sono dotati di sistemi per il superamento delle barriere architettoniche.
Sulla manutenzione degli edifici scolastici invece il 45,5% di strutture richiede interventi urgenti di manutenzione e il 66,7% hanno goduto di manutenzione straordinaria negli ultimi 5 anni. Sul versante della spesa di manutenzione straordinaria i comuni pugliesi stanziano e spendono in media per singolo edificio € 22.421. Nella spesa di manutenzione ordinaria, invece, si è stanziato e speso € 14.085. Un dato interessante emerge per gli edifici in cui sono state effettuate indagini diagnostiche dei solai negli ultimi 5 anni che è del 27,0%, mentre solo nel 15,1% dei soldai sono stati effettuati interventi di messa in sicurezza.
Un dato molto importante riguarda i fondi che i comuni dichiarano di aver ricevuto a livello nazionale e regionale. Il 18,3% degli edifici hanno beneficiato di fondi nazionali per l’edilizia scolastica per una media di € 15.695. Mentre solo l’1,6% sono gli edifici che hanno beneficiato di fondi regionali per l’edilizia scolastica, per una media di € 690.957.


Per quanto riguarda l’efficientamento energetico e le energie rinnovabili vediamo come da un lato abbiamo il 75,0% delle amministrazioni hanno realizzato interventi di efficientamento energetico negli ultimi 5 anni, ma ben il 79,6% degli edifici conta una classe energetica G. Il 66,7% delle amministrazioni dichiarano di essere interessate allo sviluppo di comunità energetiche nelle scuole.
Un dato positivo viene dalle strutture per lo sport. Il 54,8 % degli edifici ha impianti per lo sport, il 47,6 % degli stessi è aperto anche in orario extrascolastico. Ma il 25,5% degli impianti per lo sport necessitano di interventi di riqualificazione urgenti.
Nel rapporto, particolare attenzione è dedicata ai servizi a disposizione delle istituzioni scolastiche, delle famiglie e pratiche ecocompatibili. Solo il 4,8% ha edifici scolastici con piste ciclabili nell’area antistante e nessuno degli edifici usufruisce di servizi come pedibus o percorsi sicuri casa-scuola.
Molto interessanti sono i dati riferiti alle mense scolastiche ed in particolare alla somministrazione di pasti biologici e all’attenzione ai prodotti IGP, DOP, ecc. con il 97% che dichiarano di somministrare pasti BIO. Ben il 100% dichiara inoltre di prevedere menù alternativi per motivazioni culturali e religiose. Molti comuni, ben il 50%, dichiarano anche che prevedono il recupero del cibo non somministrato a favore di organizzazioni no profit.
Sul fronte dei controlli connessi al rischio ambientale indoor e outdoor, nel 2021 il 100% dei comuni pugliesi dichiara di aver svolto monitoraggi sulla presenza di amianto nelle scuole. Il 100% ha effettuato anche il monitoraggio e bonifica del radon.


Per Ruggiero Ronzulli, presidente di Legambiente Puglia, “sarà fondamentale pensare alla riqualificazione delle nostre scuole come a un cantiere di rigenerazione urbana, sociale e educativa, condividendo il tutto con la comunità locale che si fa comunità educante, per attuare percorsi condivisi attraverso la co-progettazione sia nei servizi che nella riqualificazione e costruzione di nuove scuole”.

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