Con una nota stampa, il Sindaco della Città di Grottaglie spiega i motivi della contestazione della graduatorie pubblicate, venerdì scorso, da parte del Ministero dell’Istruzione e relative all’avviso pubblico per la costruzione di nuove scuole.
“Dallo studio delle graduatorie – si legge nella nota – abbiamo però rilevato che c’è un mancato rispetto dei termini di ripartizione della dotazione finanziaria dell’avviso. Analizzando i dati infatti emerge in particolare la violazione dell’art. 2 comma 2 che prevede la ripartizione su base regionale di ulteriori risorse messe a disposizione “secondo i medesimi criteri utilizzati dal citato decreto interministeriale 2 dicembre 2021, n. 343”.
“Questa mattina – continua il Sindaco di Grottaglie – abbiamo inviato formale diffida al Ministero dell’Istruzione invitandolo ad annullare in autotutela le graduatorie pubblicate e ripartire i fondi secondi i criteri del bando, riservandoci, in difetto, di attuare tutti gli strumenti di tutela, anche giudiziari. Alla diffida abbiamo allegato una relazione dalla quale si evincono chiaramente tutte le violazioni riscontrate nelle graduatorie pubblicate e il prospetto della corretta suddivisione della dotazione finanziaria per Regione secondo i medesimi criteri utilizzati dal decreto interministeriale del 2 dicembre 2021, n.343. Inoltre, seppur evidente la volontà di finanziare gli istituti provinciali, abbiamo anche rilevato una violazione dell’art. 2 comma 4 per le regioni Marche e Puglia in favore di regioni come la Campania e l’Emilia Romagna che si vedono inspiegabilmente triplicare la propria dotazione finanziaria senza che vi sia un riferimento normativo che giustifichi tale incremento“.
“Confidiamo – conclude il primo cittadino – nel lavoro della commissione e siamo certi che ci sia stato semplicemente un errore ma è nostro dovere, considerando l’enorme lavoro che c’è dietro la presentazione dei progetti e soprattutto l’importante occasione che ci offre il PNRR, non tralasciare nulla e andare a fondo a situazioni che al momento non ci sembrano rispettare i criteri previsti dal bando pubblico. Esortiamo anche l’Associazione Nazionale Comuni Italiani ad essere al fianco dei Comuni in questo controllo, affinché ci sia trasparenza e non ci siano occasioni perse per nessuno“.