Giulia Calogero, grottagliese; Sabrina Rizzi di Taranto e Alessandra Buccoliero di Sava. Sono le tre smart teachers tarantine che, insieme all’altra insegnante pugliese Sabrina Pallara, parteciperanno alla Fiera Didacta in qualità di Ambassador dell’ISIS Andrea Ponti di Gallarate, già individuata dal Ministero dell’Istruzione scuola Polo e snodo formativo del progetto “Future Smart Teacher e Future Lab”, un progetto formativo nell’ambito dei percorsi formativi nazionali e internazionali, in presenza e on line, sulle metodologie didattiche innovative e sulle tecnologie digitali nell’educazione.
Su circa 2500 docenti formati in tutta Italia dal 2019 ad oggi, il Ponti ha scelto 20 docenti che si sono distinti per impegno e capacità e presenteranno, al più importante appuntamento fieristico sull’innovazione del mondo della scuola, 20 best practices. Le loro migliori e-tivity sulle 10 aree tematiche previste dal progetto: dalle metodologie didattiche, al coding e robotica educativa sino alle web app per la didattica e la gamification.
“Siamo onorate e allo stesso tempo orgogliose di questa opportunità. – dichiarano le docenti pugliesi – La formazione del Ponti ha cambiato la nostra visione e il nostro modo di fare didattica, ci ha dato una marcia in più. Abbiamo scoperto quasi per caso la loro proposta formativa durante il lockdown, navigando su alcuni gruppi di didattica per docenti presenti su Facebook,ed è stata un grande supporto per affrontare la didattica a distanza: abbiamo capito che era possibile insegnare in modo efficace e coinvolgente anche in quel momento così delicato e problematico. Le 10 aree tematiche proposte nei vari corsi e riprese dal DigCompEdu, il framework elaborato dalla Commissione Europea che definisce in sei aree le competenze digitali che un docente deve possedere, ci hanno aperte alla conoscenza di nuovi scenari e orizzonti didattici. Oggi siamo diventate anche noi formatrici, collaboriamo con società che organizzano webinar e corsi di didattica e con l’Indire. Vogliamo essere un esempio – continuano le insegnanti – per tutti quei colleghi ancora reticenti rispetto alla didattica digitale, che non deve essere demonizzata. Se proposta con coerenza rispetto a metodologie didattiche, all’obiettivo formativo che ci si è prefissati e supportata da web app, consente davvero ai nostri studenti di raggiungere alte competenze non solo digitali ma legate al problem solving o al learning by doing.