“Il futuro di Taranto si discute con i cittadini! Parlare a nome della città significa farsi carico e portavoce delle sue istanze.”
Si apre così la lettera aperta, indirizzata al Sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci con la quale si chiede un incontro urgente affinché possa essere portavoce a Roma delle reali istanze dei cittadini. A sottoscriverla 19 associazioni del territorio preoccupate dei risvolti della trattativa Governo/ArcelorMittal.
“Parlare a nome della città – si legge nel documento – significa farsi carico e portavoce delle sue istanze. Le intenzioni espresse dal Governo per l’aumento della produzione di acciaio nell’ex ILVA di Taranto sono inaccettabili, per la condizione degli impianti e per la salute di tutti”. I costi che lo Stato è disposto a sostenere per il salvataggio di pessimi investitori mostrano la totale scollatura fra la politica e le reali esigenze della popolazione. Non possiamo permetterci di perdere altro tempo e altre vite in nome del profitto. Rivendichiamo il diritto alla salute e alla qualità della vita che lo Stato ha il dovere di assicurarci”.
Che il primo cittadino – concludo le associazioni – si assuma la responsabilità politica che da anni chiediamo, rappresentando lealmente in tutte le sedi l’urgenza della chiusura totale di tutte le fonti inquinanti, unico presupposto per la vera rinascita di Taranto.”
A firmare il documento le associazioni ed i comitati che da anni, ormai decenni, sono in prima linea contro la devastazione ambientale, sanitaria, lavorativa e anche culturale che intrappola la città dei due mari: AssoMarmo, Benvenuti a Taranto, Donne e futuro per Taranto Libera, Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti, Comunità Emmanuel, Comitato Taranto Futura, Comitato Di Quartiere Tamburi, Deepgreen, Eu.Ta.Ca, Fondo Antidiossina, Genitori tarantini – Associazione ETS, Giustizia per Taranto, LiberiAmo Taranto – Associazione di Promozione Sociale, Movimento cittadino pro aeroporto di Taranto-Grottaglie, Progentes, Puglia internazionale, Taranto Respira, TuttaMiaLaCittà, Utopia.
