Giornata nazionale contro il bullismo: 1 adolescente su 2 ne è vittima

Ida De Carolis

, Attualità

Lo ha ricordato anche il Papa ieri sera durante l’intervista a “Che Tempo che fa”: “Il problema dell’aggressività sociale lo hanno studiato psicologi e sociologi bene. Sottolineo che è cresciuto il numero dei suicidi giovanili: c’è una aggressività che scoppia, basta pensare nella scuola al bullismo. È una aggressività nascosta, è un problema sociale.”

Partiamo dai dati che sono allarmanti e che, con la pandemia, non si sono per niente attenuati. Un’incidenza quella del bullismo e del cyberbullismo che preoccupa ancor di più di violenze sessuali e droghe.

1 adolescente su 2 è vittima di bullismo, è questo il dato allarmante raccolto dall’osservatorio “Indifesa 2021” realizzato da Terre des Hommes e OneDay, con l’aiuto di ScuolaZoo e della sua community, che ha coinvolto più di 1700 ragazzi e ragazze dai 14 ai 26 anni in tutta Italia.

Il 50% dei ragazzi intervistati dice di aver paura di subire violenza psicologica, il 44% di bullismo e di aver provato “profondo dolore” per discriminazioni a causa dell’orientamento sessuale, offese razziste, bodyshaming, atti di denigrazione, violenza e incitazione al suicidio.

In rete 7 adolescenti su 10 non si sentono sicuri, ad angosciarli maggiormente è proprio il rischio di cyberbullismo (68,8%) seguito da revenge porn (60%), furto di identità (40,6%) e stalking (35%).

Dall’indagine emerge anche il preoccupante disagio psicologico causato, o esasperato, dai due anni di pandemia. Il 37,5% degli intervistati teme l’isolamento sociale e il 35% ha paura di soffrire di depressione, il 22% di solitudine.
L’88% dei partecipanti al sondaggio afferma di sentirsi solo o molto solo. Tra le cause della solitudine il 31% dice di non sentirsi ascoltato in famiglia e il 30% non si sente amato, mentre il 29,2% non frequenta luoghi di aggregazione.

Dalle risposte dei ragazzi e delle ragazze emerge tutto il dolore provocato da bullismo e cyberbullismo, così come la sofferenza per la profonda solitudine provata in questo momento storico.

È chiaro il loro grido di allarme. Gli adolescenti sono preoccupati per la loro salute mentale e chiedono a gran voce che il loro disagio venga considerato seriamente da parte degli adulti (insegnanti e genitori in primis). Gli adulti dovrebbero stare attenti ai sentimenti nascosti dei/delle ragazzi/e e nel caso notassero qualcosa di strano dovrebbero dare importanza a questo sentimento e non rispondere che “la facciamo più grande del dovuto” o che “è normale perché è così che si forma il carattere”.

Ancora oggi infatti il malessere psicologico è considerato un tabù, soprattutto quando non intacca visibilmente la vita di tutti i giorni, e lo è ancor di più la figura dello psicologo.
Così come quando ho una perdita d’acqua dalle tubazioni contatto l’idraulico esperto nel funzionamento degli impianti idrici, lo psicologo conosce i meccanismi di funzionamento psichico e le dinamiche relazionali capaci di agevolarci la gestione dei problemi.


Cari genitori, diamo la possibilità ai nostri figli di guardare la realtà con nuovi occhiali, insegnando loro nuove linee per gestire e trasformare i sentimenti negativi e comprendere il sentire e la persistenza di determinate emozioni trovando le risorse emotive per liberarsi dal proprio disagio.

Foto: www.pixabay.com

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