Il tempo pieno nelle scuole esiste? Sì, ma solo al Nord

Il tempo pieno nelle scuole esiste? Sì, ma solo al Nord. Al Sud le famiglie che possono usufruire delle 40 ore settimanali è residuale, le differenze rispetto a quanto avviene nelle regioni settentrionali sono immense.

Il gap rispetto al Sud è enorme ed incostituzionale: in Calabria solo il 28,5% delle classi garantisce 40 ore settimanali e la situazione peggiore la si trova in Puglia (18,7%).

Che ci siano meno docenti e meno risorse al Sud è un dato di fatto: nelle scuole del Nord ogni professore, in media, insegna a 10 studenti; al Sud, invece, per ogni docente ci sono 13,5 alunni; al Sud le scuole pubbliche di ogni grado e livello sono 2.528, il personale docente è pari a 231.051: in sostanza, in ogni istituto scolastico, mediamente, sono impiegati 91 insegnanti.

Al Nord, invece, le scuole sono 3.266 e i professori 356.100: risultato, in ogni istituto lavorano circa 109 docenti.

Inoltre, le classi sono più sovraffollate in Puglia, Campania e Calabria rispetto a Piemonte, Lombardia o Liguria. Infatti, mentre al Nord per 3.646.003 alunni ci sono 200.828 classi (poco più di 18 studenti per classe), al Sud per i 3.121.930 studenti ci sono 112.214 classi (il rapporto è di 27,8 alunni per classe); quindi, al Sud ogni docente deve seguire contemporaneamente circa 10 studenti in più rispetto a quanto accade in una classe media del Nord.

Sapete quanto ha speso, solo nel 2019 la Lombardia per il diritto allo studio dei suoi ragazzi? La bellezza di 420 milioni di euro, la Puglia – sfavorita, come tutte le Regioni del Sud, da minori trasferimenti statali e da una ripartizione iniqua del fondo nazionale, basato ancora sulla spesa storica- appena 32 milioni.

Negli asili nido la situazione non è migliore: anche qui, al Sud, il tempo prolungato è un miraggio. Non potrebbe essere diversamente vista la differenza di fondi: la Campania può destinare solo 8 milioni agli asili nido, mentre l’Emilia Romagna ne stanzia 15, la Lombardia quasi 37, all’incirca cinque volte la Campania. Situazione nera anche in Puglia: la Regione per gli asili spende solo 11 milioni.

Con 14,5 posti ogni 100 bimbi, la Puglia si piazza al terzultimo posto in Italia, fanno peggio altre due regioni del Sud: Calabria e Sicilia.

L’obiettivo dovrebbe essere quello di equiparare l’offerta formativa, senza distinzione nella destinazione dei fondi, garantendo le 40 ore settimanali a tutti estendendole anche alle scuole medie. In questo caso si assumerebbero molti insegnanti ancora in attesa, personale ATA e in più si limiterebbe la presenza dei ragazzini e ragazzine per strada, che spesso è deleteria per la loro formazione.

Lascia un commento