L’escalation di violenze del conflitto in Ucraina ha innescato un drastico aumento dei bisogni umanitari: oltre due milioni di persone sono già fuggite nei paesi confinanti, dove sono al lavoro numerose organizzazioni umanitarie.
I referenti di ActionAid fanno sapere che “siamo di fronte al più grande esodo di rifugiati in Europa degli ultimi decenni e altri milioni potrebbero presto aggiungersi nelle prossime settimane. A tutte loro va garantita protezione e accesso al sostegno umanitario. In Italia, con il progetto SWEET – Supporting Women in Emergency with Environnement of Trust ActionAid è attiva a Napoli, Corigliano-Rossano (CS), Ginosa (TA) e Grottaglie (TA), territori dove già operiamo in stretto contatto con comunità provenienti da Ucraina, Russia e Bielorussia”.
In Italia, la comunità ucraina è la quinta cittadinanza per numerosità e in Puglia è tra la più rappresentata con 2.791 residenti stabilmente, di cui 2.173 sono donne.
Katia Scannavini, Vice Segretaria Generale ActionAid Italia dice che “l’esodo a cui stiamo assistendo riguarda in gran parte donne e madri con bambini in condizioni di vulnerabilità a cui va tutta la nostra attenzione e sostegno. Con il nostro intervento in Campania, Calabria e Puglia vogliamo sostenerle nel ricostruirsi un equilibrio e una nuova normalità”.
L’intervento si strutturerà in diverse fasi. Una volta mappati i bisogni delle donne e bambini in arrivo dall’Ucraina si potrà offrire loro un aiuto concreto. Oltre alla distribuzione di beni materiali come generi alimentari, kit per la prima infanzia, vestiti e kit igienici e di cura della persona il nostro intervento li sosterrà con un supporto socio-psicologico per aiutarli a superare il trauma vissuto. Grazie al servizio di assistenza legale faciliteremo l’accesso ai servizi pubblici come quelli sanitari, l’inserimento lavorativo, abitativo e, per i bambini, scolastico. Infine, verrà fornita mediazione linguistico-culturale e verranno realizzati corsi di italiano. Un ruolo centrale sarà svolto dalle comunità locali già presenti nei territori, con cui ActionAid già collabora, che saranno coinvolte in prima persona nell’organizzazione e implementazione delle attività di supporto e accoglienza.