Questa mattina è stata depositata all’ufficio protocollo del Comune di Taranto la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Rinaldo Melucci. L’iniziativa, partita dai consiglieri civici Luigi Abbate e Massimo Battista, ha ottenuto il supporto di diverse forze politiche, inclusi partiti di centrodestra, Europa Verde e alcuni membri del Partito Democratico.
Il raggiungimento delle tredici firme necessarie ha aperto la strada alla discussione della mozione in Consiglio comunale.
La discussione della mozione sarà calendarizzata entro un periodo compreso tra i 10 e i 30 giorni. Il Consiglio comunale di Taranto, composto da 32 consiglieri oltre al sindaco, richiede 17 voti per ottenere la maggioranza assoluta necessaria. Nel caso in cui la mozione di sfiducia venisse approvata, ciò determinerebbe lo scioglimento anticipato del consiglio comunale.
La data delle eventuali nuove elezioni è stata fissata per il 9 giugno, anticipando di tre anni la scadenza naturale del mandato. Questo scenario potrebbe verificarsi se la mozione di sfiducia ottenesse il sostegno necessario, sottolineando la profonda instabilità politica che attualmente caratterizza la città di Taranto. La situazione è destinata a tenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica locale nei prossimi giorni, mentre la politica tarantina si prepara a un momento cruciale che potrebbe ridefinire il corso della governance cittadina.