Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una mozione che non solo chiede un rafforzamento delle azioni, ma la trasforma in un impegno totale e appassionante per un cambiamento radicale.
La mozione, arricchita da due emendamenti, rappresenta un passo audace nella giusta direzione. Il primo emendamento, presentato dal consigliere Giacomo Conserva della Lega, prevede la creazione di un fondo di solidarietà dedicato. Questo fondo, una misura personale di carattere economico, si propone di essere un baluardo contro le misure nazionali contro la povertà, garantendo un sostegno finanziario diretto alle donne vittime di violenza domestica. L’obiettivo è chiaro: sostenere le spese legate al recupero dell’autonomia abitativa e personale, alle cure mediche e all’educazione dei figli minori.
Il secondo emendamento, portato avanti da Grazia Di Bari e Marco Galante del M5s, vuole mettere in atto la legge regionale 29 del 2014. Questa legge, incentrata sulla prevenzione e contrasto della violenza di genere, propone l’attivazione di progetti sperimentali nelle scuole. L’obiettivo è educare i giovani alla gestione delle emozioni e dell’affettività, un passo avanti cruciale nella costruzione di una società consapevole e compassionevole.
Il testo approvato, guidato dalla determinazione della Presidente del Consiglio Loredana Capone e sottoscritto dall’intero Gruppo del Pd, si basa su motivazioni profonde. Emerse durante la seduta del Consiglio regionale del 21 novembre scorso, dove tutte le forze politiche unite manifestarono la loro preoccupazione per l’aumento dei femminicidi.
La mozione è un richiamo all’azione, un grido affinché gli enti locali, le Regioni e la società civile si uniscano per raccogliere dati comparativi e basati su indagini. Questo, per rendere più efficaci le misure di contrasto alla violenza di genere. La mozione sottolinea che le campagne di sensibilizzazione devono essere adattate al pubblico, non solo per informare ma anche per modificare atteggiamenti nocivi e normalizzati.
Il testo approvato impegna la Giunta regionale in un abbraccio di azioni concrete:
- Convocare urgentemente la task force prevista dalla Legge regionale del 2014, per identificare ulteriori interventi di protezione, sostegno e reinserimento delle vittime.
- Prevedere risorse nel prossimo disegno di legge di bilancio per finanziare azioni di prevenzione e contrasto della violenza di genere e progetti di formazione per professionisti chiave.
- Dare attuazione alla legge regionale del 2021, considerando l’importanza dell’autonomia economica delle donne.
- Rafforzare le politiche di contrasto alla violenza di genere, promuovendo una cultura di opposizione agli stereotipi di genere.
- Incrementare la promozione del numero verde 1522 e dei percorsi di tutela per le vittime.
- Sostenere la rete dei centri anti violenza e delle case rifugio, destinando risorse anche ai progetti di recupero per gli uomini maltrattanti.
- Investire nella formazione e specializzazione di forze dell’ordine, giudici, avvocati, medici, docenti e studenti.
- Attivare progetti sperimentali nelle scuole in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale, per educare alla gestione delle emozioni e dell’affettività.
In un’epoca in cui la consapevolezza è la chiave del cambiamento, la Puglia si erge come esempio di impegno e passione nella lotta contro la violenza di genere. Un voto unanime che sottolinea la determinazione a costruire un futuro più sicuro per tutti.