Sulle pagine di Formicae arriva il comunicato stampa dell’associazione Arci di Grottaglie in merito ai fatti che stanno interessando la Striscia di Gaza.
L’Arci di Grottaglie segue da vicino quanto accade in Palestina attraverso il filo diretto con il Dottor Husam Hamdouna direttore del REC di Gaza e Mohamed Alì, interprete palestinese.
Il REC di Gaza è un’organizzazione educativa che lavora per i diritti dei bambini e degli adulti, occupandosi in particolare di coloro che hanno vissuto traumi successivi alla guerra, che hanno difficoltà di apprendimento o che vivono situazioni familiari ed economiche disagiate.
“Oggi, 12 ottobre 2023, sono sei giorni di una guerra violenta e improvvisa, innescata dall’ azione sanguinaria e suicida di Hamas e continuata da Israele con una risposta esagerata ed altrettanto violenta contro la popolazione di Gaza.
Improvvisa perché neppure i servizi segreti israeliani ne avevano conoscenza, ma non del tutto imprevedibile poiché non era difficile immaginare che una politica di occupazione e di apartheid attuata da Israele in tutta la Palestina, con decenni di bombardamenti, incursioni armate, arresti senza processo anche di minori, omicidi e ultimamente anche di embargo, non sfociassero prima o poi in una risposta sanguinosa e violenta da parte di chi come Hamas conosce solo la violenza come risposta.
Hamas è ritenuta, a ragione, un’organizzazione terroristica. Riteniamo però da condannare altrettanto le risposte militari che il governo israeliano sta attuando sulla popolazione civile Palestinese.
Israele è un paese che occupa da 70 anni i territori della Palestina con la forza militare e la violenza.
La stessa ONU ha ricordato come una risposta esagerata che preveda bombardamenti sui civili e assedio possa prefigurare una grave violazione del diritto umanitario.
Sotto le bombe israeliane centinaia e centinaia di civili stanno morendo per le ferite, per la fame e la sete, senza luce, gas e comunicazione con il mondo.
Hamas, occorre ricordarlo, non è la popolazione di Gaza. In particolare in quella piccola striscia di terra ci sono persone, organizzazioni, ONG, associazioni laiche come la nostra, che aiutano la popolazione, che non hanno nulla a che vedere con Hamas e che ora sono in enorme difficoltà sotto i bombardamenti e l’assedio da parte di Israele.
Il comitato territoriale Arci di Taranto e il circolo Arci di Grottaglie sono da molti anni impegnati in progetti con il Remedial Education Center di Gaza; progetti che ci hanno fatto toccare con mano le conseguenze di decenni di conflitto. Per questo ci uniamo a chi in queste ore chiede con forza alla comunità internazionale, al governo italiano, a tutte le forze politiche e sociali di fare anche l’impossibile perché tacciano le armi subito, per evitare nuove vittime civili, per una immediata de-escalation del conflitto e per prevenirne una drammatica internazionalizzazione.
Per questa ragione sabato 14 ottobre saremo a Bari in presidio per chiedere un urgente intervento internazionale per la fine delle ostilità.”