Ex discarica Vergine: depositata in Provincia la richiesta per la riapertura degli impianti e lo smaltimento di 1300 tonnellate al giorno di rifiuti speciali

1300 tonnellate al giorno di rifiuti speciali non pericolosi da sversare nella ex discarica Vergine, sita in località Palombara tra Fragagnano e Lizzano.

È questa la richiesta- fa sapere Sud in Movimento – della nuova società che ha acquisito il sito, la Lutum SRL che fa capo ad Antonio Albanese già proprietario della CISA SPA di Massafra.

Nella nota si legge che “la richiesta depositata in Provincia, per ottenere l’autorizzazione integrata ambientale, è già oggetto di contestazione da parte dei cittadini, associazioni e di diversi sindaci della provincia. La riattivazione di un sito già chiuso e per il quale la Regione ed ARPA PUGLIA avevano garantito la messa in sicurezza, rischia di andare a gravare ulteriormente su due aspetti fondamentali del nostro territorio, cioè quello ambientale e quello sanitario“.

“In un periodo storico – si legge ancora – in cui la salute non può essere barattata con nulla, nemmeno con dei posti di lavoro, è necessario fare fronte comune e impedire qualsiasi tipo di riattivazione del sito, se non per chiudere definitivamente e bonificare“.

“Adesso spetta alla Provincia e al Presidente Rinaldo Melucci esprimersi sulla questione e, senza se e senza ma, negare qualsiasi tipo di autorizzazione allo sversamento.  Contrariamente significherà piegarsi, per l’ennesima volta, alla logica dei rifiuti sacrificando nuovamente una terra che ha già pagato“-

“Serve una mobilitazione cittadina e istituzionale, il tempo a disposizione è poco. Diversamente ci piomberanno sulla testa circa 30.000 tonnellate al mese di rifiuti, a scapito della collettività ma a favore di chi nel business della monnezza ci sguazza“.

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