Manovra: dal Rdc scompare l’offerta di lavoro “congrua”. Soppressa la norma sul Pos

Ida De Carolis

, Attualità

Al settimo giorno di lavori, la commissione bilancio ha concluso l’esame degli emendamenti e il testo della Manovra dovrebbe arrivare in Aula alla Camera domani con voto di fiducia atteso per venerdì.

Soppressa la norma sul Pos. Nessun limite quindi per i pagamenti elettronici. Prevista l’istituzione di un tavolo permanente tra le categorie interessate per risolvere e mitigare la questione dei costi delle transazioni elettroniche fino a 30 euro a carico degli esercenti. Qualora non arrivi ad un “livello dei costi equo e trasparente” scatterà per i prestatori dei servizi di pagamenti e le banche un “contributo straordinario”, destinato a misure per contenere l’incidenza dei costi a carico degli esercenti.

Viene rimodulata la 18App per i 18enni, al suo posto due nuovi bonus, basati sul reddito e sul merito, la “Carta della cultura Giovani”, per i residenti nel territorio nazionale appartenenti a nuclei familiari con Isee fino a 35mila euro, assegnata e utilizzabile nell’anno successivo a quello del compimento di 18 anni, e la “Carta del merito”, per chi si è diplomato con 100 centesimi. Entrambi avranno un valore di 500 euro ciascuno e saranno cumulabili.

Si potrà rinegoziare il mutuo passando dal tasso variabile al tasso fisso e cambia anche la norma che rivede per il 2023 e 2024 la rivalutazione automatica delle pensioni: sale dall’80 all’85% la rivalutazione per gli assegni tra 4 e 5 volte il minimo (circa 2.000-2.500 euro), mentre per le pensioni più alte gli scaglioni vengono rivisti con una riduzione della percentuale.

Il Governo completa lo smantellamento del reddito di cittadinanza, che vede sparire dal testo della norma l’offerta di lavoro “congrua”. Il testo attualmente prevedeva che i beneficiari del reddito decadano dal beneficio qualora non accettino la prima offerta di lavoro congrua. Si reputava “congrua” l’offerta che considera le esperienze e le competenze maturate, la distanza del luogo di lavoro dal domicilio e i tempi di trasferimento. Ossia entro 80 chilometri e raggiungibile in 100 minuti con mezzi di trasporto. Ora invece dovranno accettare tutto e su tutto il territorio nazionale. Inoltre, i giovani tra i 18 e i 29 anni potranno ricevere il Rdc solo a patto di aver completato la scuola dell’obbligo o di frequentare un percorso formativo che punti ad assolverlo.

Slitta di due mesi, dal 31 gennaio al 31 marzo, lo stralcio automatico delle cartelle fino a mille euro relative al periodo 2000-2015. Prorogati invece fino al 30 giugno 2023, tavolini all’aperto e dehors liberi. Via libera al bonus Iva al 50% per l’acquisto di “case green” e al fondo per i collegamenti aerei per Sardegna e Sicilia.

Il bonus mobili viene prorogato a 8.000 euro, riducendolo rispetto ai 10.000 euro attuali.

Nelle città metropolitane parte la sperimentazione del “reddito alimentare” da destinare a chi è in povertà assoluta. Un fondo da 1,5 milioni nel 2023 e 2 milioni nel 2024 utili alla distribuzione dei pacchi realizzati con i prodotti invenduti della distribuzione alimentare da prenotare mediante un’applicazione ritirandoli presso uno dei centri di distribuzione.

I lavoratori fragili potranno lavorare in smart working, sia nel pubblico che nel privato, fino al 31 marzo, anche esercitando – se necessario – un’altra mansione: l’emendamento non cita invece i genitori di figli under14. Il datore di lavoro, si legge, assicura lo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile “anche attraverso l’adibizione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come definite dai contratti collettivi vigenti, senza alcuna decurtazione della retribuzione in godimento”.

Diventa permanente il bonus psicologo e sale da 600 a 1.500 euro con un tetto Isee di 50.000 euro per ricevere il contributo.

Le Pensioni minime vengono portate a 600 euro nel 2023 per gli over 75.

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