Tampon tax: Regione e Anci Puglia invitano Comuni a iniziative per ridurre i costi degli assorbenti igienici

Ida De Carolis

, Attualità

L’assessorato al welfare regionale e l’ANCI Puglia lanciano la campagna di comunicazione invitando i Sindaci ad attivare iniziative di sensibilizzazione per contenere le imposte sui prodotti igienici femminili, in modo da abbassarne i costi.

In particolare si chiede di verificare con le Farmacie Comunali la possibilità di applicare prezzi contenuti sui prodotti sanitari e igienici femminili ed ogni altra eventuale iniziativa per migliorare la disponibilità e l’educazione all’uso di questi prodotti da parte delle donne ed in particolare delle fasce più svantaggiate, e a sollecitare il Governo ed il Parlamento a prevedere un’immediata riduzione dell’aliquota, attualmente al 22%, per i prodotti igienico-sanitari femminili, per arrivare poi alla totale detassazione dei beni essenziali alla salute ed all’igiene femminile.

“Ringrazio l’ANCI Puglia – dichiara l’assessora regionale, Rosa Barone –  per aver immediatamente accolto la proposta di lanciare una campagna di sensibilizzazione per ridurre i costi degli assorbenti femminili, che non possono e non devono essere considerati un lusso. Una iniziativa già promossa da alcuni Comuni italiani, che ritengo importante estendere a livello regionale. Sarò la prima a farmi portavoce con il Governo e il Parlamento per adottare un provvedimento a livello nazionale, perché non si possono ignorare petizioni e appelli firmati da migliaia di cittadini e cittadine italiane per abolire o quantomeno ridurre la ‘tampon tax’. A tutte le donne va garantita la possibilità di avere prodotti igienici adeguati nel periodo mestruale”.

“Si tratta di una Importante iniziativa – dichiara il presidente di Anci Puglia Domenico Vittoche condividiamo con la Regione in tema di pari opportunità, ma anche di diritto alla salute e progresso sociale. Anci Puglia ritiene fondamentale sostenere l’introduzione di regimi di tassazione agevolata per articoli per l’igiene intima femminile, così come per  alcuni prodotti per neonati. Si tratta di beni primari imprescindibili, non certo di prodotti di lusso. Il Governo prenda coscienza di questo, intervenendo fattivamente a sostegno di donne e famiglie”.

Foto di Sookyung An da Pixabay

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