Vino e ceramica, il binomio perfetto per la speciale Riserva di Minutolo della Vetrère

Ida De Carolis

, Life Style

Una confezione artistica unica per il Minutolo “Crè” Riserva 2015 della Cantina Vetrère (www.vetrere.it) di Taranto. Solo 600 bottiglie per uno tra i più importanti vini prodotti dall’azienda.
Grazie ad un’annata straordinaria con temperature elevate, scarse precipitazioni e uve perfettamente sane e mature, Annamaria e Francesca Bruni, proprietarie dell’azienda vinicola, incuriosite da quella che poteva essere l’evoluzione dell’autoctono vitigno, hanno voluto testare circa 600 bottiglie di Crè. Il lungo affinamento ha restituito un vino bianco straordinario delicatamente carezzevole, mieloso ed equilibrato.

La linea limited edition nasce dalla collaborazione con la storica bottega ceramica di Nicola Fasano di Franco Fasano di Grottaglie (TA) e l’art designer, Federico Andriani.
L’arte della ceramica e quella del vino, un binomio che l’azienda Vetrère e il maestro Franco Fasano coniugano da anni rinsaldando un legame millenario tra forma e sostanza.

Ogni confezione è resa unica da un portabottiglie in ceramica, che può essere riposto anche in frigo insieme alla bottiglia, realizzato e decorato interamente a mano. Un design esclusivo, elegante e minimale dalle calde tonalità che evocano il caldo sole di Puglia e le cristalline acque del mare tarantino ma che sono anche i colori tipici della tradizione decorativa grottagliese.

Per dare ancora più personalità e carattere ad un vino davvero speciale, le etichette del “Crè 2015” sono disegnate una per una a mano, rendendo quindi tutte le bottiglie uniche ed irripetibili.
Anche la capsula è hand-made: progettata e realizzata in azienda utilizzando la capacità sigillante ed ermetica della gomma lacca.

Insomma, un’edizione che è un piacere per il palato e per gli occhi che esprime tutto l’impegno della Vetrère nella valorizzazione del territorio, della sua cultura e vocazione che dà alla luce produzioni vitivinicole e artistiche di grande valore.

L’azienda agricola Vetrère

Le prime notizie certe della tenuta risalgono al 1600, quando nel Salento fioriva il Barocco, di cui si conservano testimonianze architettoniche di gran pregio.

Una antica mappa del ‘700 testimonia che l’Azienda Agricola Vetrère apparteneva alla famiglia Troilo. Nel 1903, Serafina Troilo sposa Michele Ammazzalorsa, che lascia i suoi possedimenti al nipote Enrico Bruni, padre delle attuali proprietarie. Oggi l’azienda è guidata da Annamaria e Francesca.

Una azienda agricola, oggi più che mai, è presidio e ambasciatrice del territorio. La sua filosofia si inscrive in un ecosistema più ampio fatto di ambiente, qualità, cultura.

Vetrère ha scelto la strada dell’energia pulita ed è in grado di soddisfare il suo fabbisogno energetico in completa autonomia. L’energia elettrica è prodotta dai pannelli solari che ricoprono la cantina e gli uffici, e dalla generosità del sole della Puglia. Una caldaia a biomasse genera il calore che serve alla tenuta: i vinaccioli vengono fatti essiccare naturalmente d’estate per essere il combustibile naturale d’inverno.

I nostri vini trovano in una struttura che risale ai primi dell’800 la loro dimora. L’edificio è interamente in pietra tufacea, detta tufo, una pietra calcarea tipica del Salento. Le sue volte a stella e le caratteristiche stesse del tufo consentono alla cantina di mantenere un isolamento termico e una temperatura costante, condizioni ideali per custodire le proprietà organolettiche del vino, in fase di affinamento e stoccaggio.

Alla lavorazione sono destinate diverse sale della cantina. Una sala a piano terra è interamente dedicata alle botti di rovere francese, in cui per 12 mesi vengono affinati i rossi di punta della nostra produzione, due etichette di pregio quali il Barone Pazzo e il Lago della Pergola. 

Le antiche vasche interrate, da cui è stato ricavato il tufo per erigere lo stabile, sono l’habitat in cui viene stoccato il vino nei mesi estivi.

Le uve della tenuta sono coltivate secondo la forma di allevamento detta “spalliera a cordone speronato”.

Raggiunto il periodo della vendemmia, si procede alla raccolta e all’immediata pressatura. Il raffreddamento del pigiato segue immediatamente la raccolta senza alcuna soluzione di continuità, in modo da evitare i processi ossidativi delle uve e consentire al vino di esprimere tutti i suoi profumi. 

Allo stesso fine, Vetrère utilizza strumenti, metodi e tecnologie all’avanguardia: la vinificazione è condotta in ambienti a temperatura controllata, senza alcun contatto fra le uve raccolte e l’ossigeno. Questa attenzione permette, così, di conservare intatte le proprietà organolettiche del prodotto e di preservarne l’identità profonda. 

Wine Experience

Vetrere apre le sue porte ai tour organizzati per fornire agli eno-appassionati un tour fondamentale per poter meglio comprendere, durante la degustazione, il lavoro e la passione che dedichiamo prima alla vigna e poi alla cantina.

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