Primo di una serie di consigli, non può che essere, per la sottoscritta, Beppe Fenoglio.
In particolar modo, si consiglia la lettura de Il partigiano Johnny e Una questione privata.
Fenoglio, in questi come in tutta la sua produzione, scrive della Resistenza dal suo punto di vista, quello di un partigiano. Un partigiano che racconta la guerra civile italiana per quello che è, senza poesia e senza retorica (modalità che, nel suo ambiente letterario, fu ampiamente criticata).
Fenoglio con la sua scrittura, “inquinata” dall’inglese, ci accompagna tra le Langhe, la sua terra, alternando episodi storici a vicende “private”.
Il periodo dell’anno perfetto per godere appieno di queste atmosfere piemontesi è l’autunno.
Dopo un’attenta lettura di Una questione privata, si consiglia la visione dell’omonimo film realizzato dai fratelli Taviani.
“Si sentì investito – nor death itself would have been divestiture – in nome dell’autentico popolo d’Italia, ad opporsi in ogni modo al fascismo, a giudicare ed eseguire, a decidere militarmente e civilmente. Era inebriante tanta somma di potere, ma infinitamente più inebriante la coscienza dell’uso legittimo che ne avrebbe fatto”. (Il partigiano Johnny)