Una bottiglia nel mare: consigli di lettura. La casa degli spiriti di Isabel Allende

Barbara Bria

, Life Style

Una grande scrittrice del nostro tempo, portatrice di un cognome impegnativo, il consiglio di lettura non può che essere Isabel Allende con La casa degli spiriti.

La Allende fa parte di quella corrente letteraria nominata “realismo magico”, presente in America Latina nel ‘900.

Questo testo rappresenta il realismo magico espresso dalla scrittrice, anche perché trattasi del suo primo romanzo pubblicato.

La storia è ambientata in un paese dell’America Latina e racconta le vicende di una famiglia che, ovviamente, rivive avvenimenti storicamente accaduti.

In particolar modo racconta il colpo di Stato che colpì il Cile e il suo presidente Salvator Allende, padre della scrittrice.

Sono molti i motivi che portano il/la lettore/trice a leggere voracemente il libro, quello che ha colpito la sottoscritta è la capacità della Allende di rendere tutto magico, la costante presenza dell’amore e il ruolo di prim’ordine delle donne. Non si parla dell’amore banalmente raccontato in uno della collana Harmony ma quello vero, l’amore che ti fa rischiare la vita, che porta a lasciare la propria famiglia, l’amore che sopravvive anche alla morte.

Leggere Isabel Allende è un piacere che va d’accordo con qualsiasi stagione, mese o determinata ora dell’anno.

Rimanemmo a parlare il resto della notte. Era una di quelle donne stoiche e pratiche del nostro paese, che con qualunque uomo che passa nella loro vita hanno un figlio e inoltre accolgono in casa i bambini che gli altri abbandonano, i parenti più poveri e chiunque abbia bisogno di una madre, una sorella, una zia, donne che sono il pilastro centrale di molte vite estranee, che allevano filgi perché anche loro se ne vadano e che vedono andarsene i loro uomini senza un rimprovero, perché hanno altre urgenze di cui occuparsi. Mi sembrò uguale a tante altre che avevo conosciuto nelle mense popolari, nell’ospedale di mio zio Jaime, al Vicariato dove andavano a indagare per i loro scomparsi, all’obitorio dove andavano a cercare i loro morti. Allora capii che il colonnello Garcìa e altri come lui hanno i giorni contati, perché non hanno potuto distruggere lo spirito di quelle donne.”

Lascia un commento