Il testo che la sottoscritta si presta a consigliare è il racconto della vita di un attivista italiano fatto dalla sua mamma: Il viaggio di Vittorio di Egidia Beretta.
Più che un racconto, il libro rappresenta le confessioni di una madre alla quale si chiede di raccontare la vita di suo figlio. Non un figlio qualunque, non una madre qualunque.
Vittorio Arrigoni è stato un attivista e cooperante in vari paesi, l’ultimo suo “viaggio” è stato in Palestina. Qui Vittorio ha rischiato la propria vita per cercare di dare giustizia a un popolo che ormai da molti decenni subisce, sulla propria pelle, l’ingiusta occupazione israeliana.
In questo libro Egidia Beretta ci racconta l’infanzia e la giovinezza di Vittorio, un bambino che “non voleva essere un lupo”, un ragazzo che si arrabbiava per le ingiustizie, un uomo che ha scelto da che parte stare a costo di dare la propria vita.
Un racconto che solo una madre può fare, una madre che nonostante il dolore continua ad andare in giro per l’Italia a raccontare di Vittorio. Una madre che, nonostante siano passati nove anni da quel terribile momento, ogni volta che parla del figlio si commuove. Una donna che ho avuto il piacere e l’onore di conoscere in una calda giornata di luglio e che non dimenticherò mai!
Un libro necessario anche se doloroso, un libro che tutti e tutte noi dovremmo leggere e far leggere. Sempre.
“Vittorio non era né un eroe né un martire, ma solo un ragazzo che ha voluto riaffermare con una vita speciale che i diritti umani vanno rispettati e difesi ovunque. Questo ripercorrere il suo viaggio nella vita e per il mondo è un mio atto d’amore per lui. Sono diventata testimone della sua vita, specie tra i giovani e nelle scuole che mi chiamano per ascoltare di una vita speciale, di un’utopia, formatasi anche fra le mura di casa.”