Slopping ed emissioni incontrollate dall’ex-Ilva

Un allarme ambientale si è scatenato oggi con la diffusione di immagini impressionanti da parte dell’ambientalista tarantino Luciano Manna, riguardanti Acciaieria d’Italia.
L’attivista Luciano Manna ha documentato un caso di slopping avvenuto alle 9 circa di oggi presso l’acciaieria 2 dell’ex Ilva a Taranto. Le immagini mostrano una nube rossastra che si sprigiona dal tetto delle acciaierie, rappresentando un chiaro segno di emissioni incontrollate.
Nel post su Facebook che accompagna le foto, Manna esprime la sua intenzione di rivolgersi alla Procura per denunciare quanto ritenuto un grave problema ambientale. Nel messaggio richiama le dichiarazioni rese nel 2013 da un fiduciario della famiglia Riva, che affermava: “io ho vissuto a Genova dove non potevamo assolutamente fare nessun, nessunissimo slopping perché ci avrebbero chiuso.” Parole che oggi suonano incredibilmente attuali, considerando la situazione a Taranto.
Il fenomeno dello slopping è noto per l’emissione di una nube rossastra, causata dalla formazione di scoria in eccesso nel convertitore delle acciaierie, che trabocca al di fuori dello stesso. Questo processo rilascia un fumo composto principalmente da ossidi di ferro, creando un impatto ambientale significativo.
Nonostante gli impegni presi in passato per ridurre l’inquinamento, sembra che a Taranto il problema persista. Le immagini diffuse da Manna mettono in evidenza la gravità della situazione, richiamando l’attenzione sulle pratiche ambientali dell’acciaieria tarantina.

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