Fine vita, via libera dalla Regione alla delibera sul suicidio assistito

Ida De Carolis

, Attualità

Il Comitato etico istituito presso l’Azienda Ospedaliero Universitaria Consorziale Policlinico, sarà l’organo territorialmente competente nel rendere il parere riguardo le richieste di suicidio medicalmente assistito. È quanto deciso dalla Giunta regionale pugliese tramite una delibera approvata la scorsa settimana.

La Giunta ha inoltre stabilito che “le strutture sanitarie pugliesi sono tenute a dare attuazione in tutti i suoi punti alla sentenza della Consulta sul ‘fine vita’ e, quindi, ad assicurare alle persone in condizioni corrispondenti a quelle enucleate dalla Corte costituzionale con l’accesso alle procedure di suicidio medicalmente assistito alle condizioni e modalità stabilite dalla medesima Corte. Le aziende sanitarie sono tenute anche a dare ampia diffusione alla deliberazione regionale approvata oggi, nonché a fornire tutti i chiarimenti necessari a pazienti, familiari, associazioni e chiunque abbia interesse”.

Il Comitato Etico individuato, presso l’Azienda Ospedaliera Policlinico di Bari, dovrà esprimersi nel più breve tempo possibile al fine di evitare le sofferenze fisiche e psicologiche dei pazienti.

La mancata indicazione di un tempo certo entro il quale il comitato debba esprimersi non è andata giù all’Associazione Luca Coscioni, che aveva chiesto che fosse indicato un tempo massimo di 20 giorni per il completamento della procedura di verifica delle condizioni della persona malata e l’emissione del relativo parere.

Seppur questa delibera rappresenti “un passo in avanti da parte della Regione Puglia per vincolare le strutture sanitarie del servizio regionale locale ad eseguire esattamente quanto disposto dalla sentenza della Consulta”, hanno spiegato Filomena Gallo e Marco Cappato, rispettivamente segretaria e tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, “non prescrive che sia il comitato etico multidisciplinare ad effettuare le verifiche e neppure che siano le Asl ad istituire una commissione medica. Senza questa distinzione di competenze e ruoli, di fatto il rischio è che vi siano ulteriori ritardi”.

Alla luce di ciò, l’associazione Coscioni ha chiesto alla Giunta Regionale un chiarimento con atti scritti, anche in allegato alla Delibera che dovrà essere pubblicata, su chi effettua le verifiche e soprattutto tempi certi per il completamento della procedura di verifica.

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