Il consiglio di lettura che segue è dedicato ad un grande esponente della letteratura russa, Fedor Dostoevskij con Le notti bianche.
Un libro sulla solitudine, sull’alienazione e l’incapacità di rapportarsi con l’altro. Il protagonista di questa storia, portatore delle difficoltà prima elencate, verrà “sfidato” dall’incontro con Nasten’ka, della quale poi si innamorerà.
Il racconto in sé descrive un senso di solitudine e inadeguatezza alla vita, caratteristiche che saranno presenti in altri testi di Dostoevskij. Un libro meravigliosamente struggente, che guiderà il/la lettore/trice in un viaggio bellissimo.
Avvertenza: al termine della lettura si proverà un senso di solitudine e di vuoto, ma nulla di grave. È semplicemente quello che la sottoscritta chiama “effetto Dostoevskij”.
La stagione perfetta per questo viaggio in Russia si intuisce da sola.
“(…)Che il tuo cielo sia luminoso, sia gioioso e quieto il tuo dolce sorriso, e sia tu benedetta per l’attimo di beatitudine e di felicità che hai donato a un altro cuore solitario, pieno di gratitudine!
Dio mio! Un intero attimo di beatitudine! È forse poco per la vita intera di un uomo?”