Con acque valutate come “eccellenti” per il 99%, la Puglia è la regione con il mare più pulito d’Italia. La regione aveva ottenuto la medaglia d’oro anche lo scorso anno.
La classifica 2022 sulle acque di balneazione, frutto del lavoro di controllo e monitoraggio condotto dal Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente, si riferisce al periodo dal 2018 al 2021.
Sul podio, anche Sardegna (97,6%) e Toscana (96%). Seguono poi Emilia-Romagna (93,8%), Veneto (91,4%), Friuli-Venezia Giulia (90,9%), Marche (89,8%), Basilicata (86,7%), Liguria (86,3%), Calabria (85,5%), Lazio (84,1%), Molise (83,3%), Campania (82,8%), Sicilia (80,6%), Abruzzo (71,9%).
“Accogliamo con soddisfazione gli esiti del monitoraggio delle acque balneabili pugliesi – ha detto l’assessore regionale all’ambiente, Anna Grazia Maraschio -, condotto in maniera efficiente e preziosa da Arpa Puglia, riferimento per le politiche ambientali della Regione Puglia, risultate “eccellenti” per il secondo anno consecutivo e prime in Italia per qualità. Siamo consapevoli che questi risultati non si raggiungono per caso o per fortunate congiunture, ma sono frutto di anni di programmazione ed attuazione, in piena collaborazione con tutti gli Enti coinvolti: da Acquedotto Pugliese ad Autorità Idrica Pugliese fino ad Arpa che non smetteremo mai di ringraziare per professionalità ed abnegazione nella tutela della nostra Regione. Siamo altrettanto consapevoli però che la tutela e la valorizzazione della risorsa idrica non possono conoscere punti di arrivo nella politica regionale ma sono il faro della nostra missione per la nostra terra”.
A livello nazionale anche quest’anno sono tante le regioni in cui oltre il 90% di acque è nella classe eccellente che sommando anche le buone, si arriva a livello nazionale al 95%.
Il lavoro di controllo e monitoraggio portato avanti dal Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente scaturisce dalla direttiva comunitaria 2006/7/CE, che stabilisce le regole della classificazione in tutta la Comunità Europea delle acque di balneazione nelle quattro classi di qualità (eccellente, buona, sufficiente e scarsa).
Nell’ambito dei controlli della balneazione vengono monitorate anche le alghe potenzialmente tossiche, presenti negli ambienti acquatici: la loro ricerca serve anche per capire eventuali correlazioni con il riscaldamento globale.