“Il mio percorso politico e personale non mi permette di accettare prevaricazioni dettate dall’alto. Non posso soggiacere a giochi di potere che sono lontani dai miei valori e che erano alla base del progetto “Terra Jonica 2050” al quale siamo stati, insieme alla maggioranza, ben disposti ad avviare un percorso di costruzione”.
Si apre così la nota a firma del primo cittadino della Città di Grottaglie, Ciro D’Alò.
“L’Ente Provinciale, seppur con poteri ridotti rispetto al passato, – continua D’Alò – ricopre ancora un ruolo fondamentale nel coordinamento della politica di un territorio così vasto come quello tarantino. Proprio con queste premesse una figura civica, inclusiva e partecipativa, da sempre attenta ai fatti e non alle bandiere, poteva essere l’ago della bilancia di un percorso unito e compatto necessario ad affrontare le grandi sfide che ci attendono (primi fra tutti i fondi del PNRR) ma anche strade, viabilità, scuole superiori e soprattutto questioni delicate per la nostra provincia, come l’ambiente. Un progetto, fondamento di Terra Jonica 2050, che mettesse al centro i bisogni dell’intera Provincia ionica dando pari dignità a tutti i 29 comuni con uno sguardo più attento alle periferie“.
“Ci siamo ritrovati, – chiarisce ancora – senza alcuna condivisione e partecipazione, a decisioni imposte dal Partito Democratico provinciale e “company” che ha messo un “veto” sulla candidatura di Grottaglie ed escluso ogni altra ipotesi alternativa al Sindaco di Taranto. Questo non possiamo in alcun modo accettarlo e condividerlo.
Ricordiamo, per dovere d’informazione, che il Partito Democratico a Grottaglie siede tra i banchi dell’opposizione.
Ma il Sindaco è un fiume in piena e continua. “Non mi riconosco nel metodo di questo centro sinistra, succube di dinamiche imposte dal PD che, come al suo solito, senza alcun confronto vorrebbe imporre a tutti i territori decisioni concordate a porte chiuse. Con queste premesse, ci tiriamo e ci tireremo sempre fuori da queste dinamiche. Non parteciperemo a queste elezioni provinciali in quanto non riconosciamo nella figura del Sindaco di Taranto il garante politico che possa abbracciare e portare avanti tematiche per noi fondamentali, prime su tutte quelle che riguardano l’ambiente e che coinvolgono l’intera provincia ionica, ribadendo che l’eccessiva concentrazione di potere non potrà che portare distorsioni politiche, lasciare indietro i comuni della periferia e allo stesso tempo logorare il Sindaco della città capoluogo“.
“Ringrazio tutti i Sindaci, le consigliere e i consiglieri comunali degli altri comuni che in queste ore si sono resi disponibili a sostenere la mia candidatura, ma non cediamo il passo all’incoerenza e al tradimento di un percorso politico che era nato sotto ben altri obiettivi e finalità“.
Il D’Alò conclude il suo comunicato comunicando che “il nostro consigliere e capogruppo in Provincia (Aurelio Marangella, ndr), nei prossimi giorni, uscirà dal gruppo “Terra Jonica 2050”. Continuerà a vigilare su ogni atto che il prossimo Presidente della Provincia metterà in campo, affinché il concetto di transizione ecologica non sia solo un motto elettorale e una questione esclusiva di Taranto, ma guardi a tutti i territori che sotto il profilo ambientale sono già stati spremuti e sfigurati anche e soprattutto da speculazioni“.