“Le liste Sud in Movimento e RiGenerazione nascono dalla voglia di offrire alla città una nuova classe dirigente pronta a dare il proprio contributo a una comunità sempre più attenta e partecipe, finalmente”. Queste le parole del Presidente di Sud in Movimento, Michele Nuzzo in occasione dell’inaugurazione del comitato elettorale in via Risorgimento, nel cuore del centro storico della città della ceramica.
“L’obiettivo, da sempre, è quello di avvicinare il più possibile tutte e tutti alla politica, perseguendo come fine il principio della partecipazione dal basso. Quest’ultimo ha rappresentato e rappresenta tuttora, il faro che ci ha permesso di crescere politicamente e di innestare un processo politico partecipato e totalmente orizzontale. Perché crediamo fortemente nell’autodeterminazione condivisa e nel recupero non solo dell’identità del singolo, ma dell’identità di una intera comunità con tutte le sue sfumature. Per questi motivi è importante per ognuno di noi, metterci in campo come candidati consigliera e consigliere, pronti ad assumerci le responsabilità di scelte politiche che vogliamo guidare. Oggi, ci troviamo di nuovo di fronte ad una sfida entusiasmante e affascinante, contornata da valori di sinistra che ci hanno sempre contraddistinti nel panorama politico degli ultimi tempi”
Una serata all’insegna dell’analisi dell’attività politica svolta in questi anni di amministrazione comunale, alla presenza dei tanti attivisti del movimento e del candidato Sindaco per la coalizione Grottaglie Next, Ciro D’Alò.
Mai punteremo sul singolo, – ha continuato Nuzzo nel suo discorso – ma bensì sul gruppo; infatti, non abbiamo avuto nessuna difficoltà a trovare gente disposta a candidarsi proprio perché si parte tutti dallo stesso livello, ognuno ha diritto di giocare la propria partita ad armi pari con tutti. Le nostre due liste, a sostegno del Sindaco D’Alò, espressione del movimento, sono una miscela di esperienza amministrava e nuova linfa, preparata e competente, pronta ad affrontare i temi che caratterizzeranno i prossimi 5 anni.
La nostra orizzontalità– ha concluso- ci permette di uscire dalle logiche tradizionali che, spesso, puntano sul singolo e non sul lavoro e l’impegno del gruppo. Forse è questa una virtù del movimento che, ci dà la possibilità di intercettare la voglia di politica della gente, attraverso un laboratorio che non prevede schemi piramidali, ma che fonda la sua struttura sull’orizzontalità.