Da pochi giorni ci siamo lasciati alle spalle l’anno 2020. “Andrà tutto bene” è diventato il motto dell’annus horribilis della pandemia del Covid. Difficile ancora parlare di futuro quando, in questi primi giorni del 2021, i rischi per l’arrivo di una terza ondata sono molto elevati.
73mila imprese chiuse, 17mila non riapriranno. Oltre due terzi delle imprese italiane hanno avuto drastiche riduzioni di fatturato. È l’allarmante report dell’Istat sulle imprese di fronte al nuovo coronavirus.
Tanti i settori in forte difficoltà, ma la ristorazione sicuramente è quella che ancora oggi viene colpita in maniera particolarmente più forte.
Per molti imprenditori del settore il 2021 si apre con molta preoccupazione, sia sotto il profilo sanitario ma soprattutto per quel che accadrà una volta che l’emergenza sarà passata. Sono tanti i bar ed i locali che hanno abbassato le serrande, altri restano aperti con orari ridotti, con minor personale e altri ancora fanno esclusivamente servizio provando a sopravvivere con il delivery.
C’è chi invece, approfittando di questo lungo tempo di chiusura, ha deciso di non investire sul delivery o sull’asporto ma pensando nuove modalità di ristorazione.
È la storia della trattoria “La luna nel pozzo” di Grottaglie. I padroni di casa, Manolo Ghionna e Maria Carmela D’Acunto pugliese di adozione ma con sangue campano, in pieno lockdown, ricevono la notizia di essere entrati a far parte della prestigiosa guida Slow Food “Osterie d’Italia 2021”. Non solo! La trattoria è tra la ristretta cerchia, solo 23 in Puglia, di ristoranti dell’Alleanza Slow Food dei cuochi: un patto fra cuochi e piccoli produttori per promuovere i cibi buoni, giusti e puliti del territorio e per salvare la biodiversità. E proprio nell’anno nero del settore HORECA arriva il meritato successo e la visibilità per il lavoro di Maria e Manolo che però, a causa delle restrizioni nazionali e regionali, non hanno potuto vivere a pieno il gratificante riconoscimento con i propri clienti e con chi, incuriosito dalla notizia, avrebbe voluto sperimentare la loro cucina. Che fare?
In attesa di poter ritornare alla normalità e continuare a “viziare” anche i palati più esigenti, nel dicembre 2020 Maria e Manolo lanciano il loro nuovo progetto: IL-FOOD (Il local Food). Non potendo lavorare con quello che sanno fare meglio, manipolando materie prime e sperimentando nuovi abbinamenti culinari, hanno deciso di mettere a disposizione dei loro clienti gli elementi fondamentali del successo della loro attività di ristorazione: le materie prime.
Loro che proprio nella scelta delle materie prime hanno fatto il punto di forza dell’originale offerta enogastronomica, riportando meticolosamente sui menù tutti i loro piccoli produttori e i fornitori, hanno deciso di aprire, all’interno della propria trattoria, un vero e proprio “raw materials shop”: una grande “dispensa” della cultura culinaria italiana pronta per essere portata direttamente sulle nostre tavole oppure consegnata direttamente a domicilio.
Vino, olio, birra artigianale, confetture, conserve, dolci tradizionali tipici e gli immancabili presidi Slow Food. Anche in questo nuovo progetto l’impegno e la missione dei patron de’ “La Luna nel Pozzo” sono quelli di selezionare i migliori prodotti nel rigoroso rispetto dei tradizionali metodi di lavorazione, ricercando e valorizzando i prodotti e i produttori del territorio.
Maria e Manolo da oggi, grazie all’allentamento delle restrizioni, saranno nuovamente pronti ad accogliere gli ospiti a pranzo travolgendo le papille gustative con la loro cucina creativa e innovativa, ma che profuma di tradizione; ora però potranno anche consigliarvi e fornirvi i prodotti per continuare a coccolarvi a casa.
La pandemia ci ha impauriti, indeboliti e cambiati ma soprattutto ci ha reso consapevoli che tutto è discutibile e nulla è immutabile. Maria e Manolo ne sono la prova! In un periodo di profonda crisi, loro per sopravvivere hanno dovuto reinventarsi dando sfogo alla loro immensa creatività.
La Trattoria “La Luna nel pozzo” si trova a Grottaglie, in via Leonardo da Vinci 4, all’ingresso dello storico ed unico al mondo “Quartiere delle Ceramiche”.