L’importanza della prevenzione maschile in giovane età

Un tempo si parlava della importanza della visita di leva in età adolescenziale. A prescindere dal personale giudizio in merito all’aspetto formativo di tale esperienza, uno dei vantaggi consisteva nel ruolo svolto dal medico che eseguiva, ai fini del conferimento della idoneità alla leva, la visita comprensiva di palpazione dei testicoli. Tale atto medico consentiva una diagnosi precoce di condizioni spesso associate alla giovane età maschile, come accadeva per il riscontro di varicocele o di nodularità testicolari sospette che potevano indirizzare verso una diagnosi precoce di tumore del testicolo. Considerando questo aspetto, una significativa occasione è stata persa.

 I testicoli (o gonadi maschili) sono contenuti nello scroto e assolvono a due funzioni fondamentali:

– la produzione degli spermatozoi

– la produzione degli ormoni sessuali maschili (androgeni)

Crescono rapidamente di volume nella pubertà raggiungendo nell’adulto il peso di circa 10-20 grammi ciascuno.

Presentano una forma ovoidale e sono di consistenza duro-elastica.

In età adulta presentano dimensioni medie pari a:

  • 3.5-4 cm di lunghezza
  • 2.5 cm di larghezza
  • 3 cm di diametro anteroposteriore

Cosa è il tumore del testicolo e come riconoscerlo?

tumori del testicolo, anche se rari, rappresentano una delle prime cause di mortalità per patologia neoplastica nei maschi giovani. La fascia di età maggiormente colpita va dai 16 ai 40 anni, con una frequenza che decresce con l’aumentare della età.  

Un rigonfiamento o un nodulo “indolore” da un solo lato, riscontrato dal paziente (o dal suo partner) è il segno o sintomo più frequente.

Fondamentali risultano quindi per una individuazione precoce l’esecuzione di due manovre essenziali: la palpazione del testicolo eseguita da un medico e l’autoesame eseguito dallo stesso paziente, meglio se affrontato dopo una doccia o un bagno caldo, quando i tessuti della borsa scrotale sono rilassati. Risulta fondamentale  una maggiore consapevolezza di se stessi e del proprio corpo. Questo risulta indispensabile per un tempestivo riconoscimento della lesione testicolare.

Ai fini pratici, bisogna porsi dinanzi a uno specchio, per cogliere anche con l’occhio la presenza di tumefazioni sospette. Ogni testicolo va apprezzato con entrambe le mani: dita indice e medio nella zona inferiore e pollice che palpa l’area superiore. Il movimento esploratore dev’essere rotatorio, delicato: non bisogna avvertire alcun dolore.

Il polo superiore e posteriore del testicolo è sormontato da una morbida struttura che ricorda una collana di perle: è l’epididimo, un tubulo aggrovigliato, fondamentale ai fini della fertilità.

A un tatto inesperto, potrebbe essere scambiato per una massa sospetta, ma non lo è.

Gli aspetti che invece devono indurre il paziente a richiedere il consulto del proprio medico di medicina generale o dello specialista sono rappresentati da rigonfiamenti duri del testicolo, una perdita di volume, sensazione di pesantezza dello scroto. Il medico successivamente eseguirà una visita testicolare,  una ecografia scrotale ed esami ematici specialistici.

 Quali sono i fattori di rischio ?

  • ANAMNESI PERSONALE POSITIVA: gli uomini che hanno avuto un tumore al testicolo hanno dal 2% al 5% di probabilità di sviluppare lo stesso tumore nell’altro testicolo.  Nel 2-3% dei casi può presentarsi simultaneamente o a distanza in tutti e due i testicoli
  • ANAMNESI FAMILIARE POSITIVA (un familiare di I° grado che ha avuto la stessa patologia, es. padre o fratello)
  • CRIPTORICHIDISMO: la presenza alla nascita di uno e entrambi i testicoli al di fuori del sacco scrotale lungo il decorso di quest’organo dalla regione retro peritoneale sino al canale inguinale
  • Malattie Genetiche (sindrome di Klinefelter) malattia caratterizzata da un cromosoma X in più
  • FUMO: raddoppia il rischio
  • FATTORI AMBIENTALI: pesticidi inibiscono la spermatogenesi ed interferiscono con l’equilibrio endocrino

Come curarlo ?

L’intervento chirurgico di asportazione totale del testicolo interessato (meno frequentemente  l’asportazione parziale) rappresenta la strategia terapeutica di riferimento, a cui può seguire un percorso di chemioterapia  o radioterapia (dove si presentino le indicazioni del caso).

 “Frasi da Poster”

Il tumore del testicolo può essere curato ma risulta essenziale intervenire precocemente attraverso la prevenzione e la prima forma di essa viene da noi stessi.

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